Sintomi e Segni
La sindrome emolitico uremica atipica si può presentare con una vaga sensazione di malessere generalizzato, spossatezza, irritabilità e letargia, che poi conducono al ricovero in ambito ospedaliero. Solitamente non sono presenti le scariche diarroiche intense di feci liquide e sangue, più caratteristiche della SEU tipica. Una corretta diagnosi nelle fasi iniziali della malattia è fondamentale, perché spesso questa tende a progredire in modo rapido. Inoltre si è visto che il nuovo farmaco usato per la SEU, eculizumab, è più efficace se usato precocemente.
I tre segni "classici" che quando presenti fanno sospettare una sindrome uremico emolitica sono:
Anemia Emolitica
È una forma di anemia causata dalla distruzione dei globuli rossi nella circolazione; questo fenomeno è chiamato emolisi (dal greco emo=sangue; lisi=distruzione). All'esame microscopico dello striscio di sangue periferico essi vengono riconosciuti come globuli rossi frammentati, chiamati schistociti (
vedi figura).
In Medicina si riconoscono diversi tipi di anemia emolitica; le cause sono difetti congeniti dei globuli rossi, malattie immunologiche, oppure danno meccanico. Nella sindrome emolitico uremica i globuli rossi sono sottoposti a un danno di tipo meccanico, per la presenza di occlusioni delle piccole arterie (microangiopatia trombotica) dove devono passare. L'anemia emolitica porta a un aumento in circolo di una sostanza chiamata LDH (latticodeidrogenasi), rilasciata dai globuli rossi che si rompono, e di bilirubina (con ingiallimento della pelle chiamato ittero), e alla riduzione di un’altra sostanza, l’aptoglobina.
Piastrinopenia
Piastrinopenia vuol dire poche piastrine. Le piastrine sono delle piccole cellule del sangue che svolgono un ruolo fondamentale nell'emostasi, cioè nel processo che blocca le emorragie. Normalmente esse circolano nelle arterie e nelle vene in una condizione di inattività, ben pronte però, nel caso in cui un vaso subisca una ferita e cominci a sanguinare, a intervenire per bloccare la perdita di sangue. Se questo accade, le piastrine diventano attive e formano un vero e proprio tappo emostatico (trombo), che arresta la fuoriuscita di sangue. Questo processo vede all'opera piastrine e coagulazione del sangue, in una serie di reazioni a catena che sono fondamentali per la vita.
Tuttavia, quando la formazione di trombi avviene in modo eccessivo o in assenza di emorragie, arrecando importanti disturbi alla circolazione del sangue, si parla di trombosi. Le conseguenze della trombosi possono essere molto gravi: l'infarto e l'ictus cerebrale, ad esempio, sono conseguenze di una trombosi delle arterie rispettivamente coronarie e cerebrali.
La sindrome emolitico uremica è una condizione di microangiopatia trombotica, cioè di formazione di piccoli trombi nei piccoli vasi, che consumano le piastrine in circolazione; una notevole riduzione del numero di piastrine circolanti può determinare la formazione di petecchie (piccole manifestazioni emorragiche di colore violaceo sulla pelle).
Insufficienza Renale Acuta o Uremia
Questo termine indica che i reni non funzionano bene, non sono cioè in grado di eliminare in modo efficiente le scorie che si formano nell'organismo e di mantenere nel giusto equilibrio i sali minerali e i liquidi del nostro corpo.
L'insufficienza renale si chiama acuta quando insorge rapidamente, nel giro di poche ore o pochi giorni. Può portare a un gravissomo stato di intossicazione e mettere in pericolo la vita, se non si sostituisce rapidamente la funzione renale con la dialisi. Questa condizione viene chiamata anche uremia. Infatti, la mancata eliminazione con i reni delle tossine, e tra queste dell'urea (un prodotto di scarto del metabolismo delle proteine), conferisce al paziente un alito che odora come l'urina.
Il rene è un organo formato da tantissimi piccoli vasi: nella sindrome emolitico uremica i microtrombi chiudono questi vasi e causano l’insufficienza renale, che di solito insorge e peggiora in pochi giorni. Più raramente la malattia è più “subdola” e si sviluppa in più settimane o mesi.
Un'elevata percentuale di pazienti con SEU atipica necessita di dialisi nella fase acuta iniziale. Nei casi di risposta alla terapia la dialisi può essere solo temporanea, con una ripresa parziale o completa della funzione renale; in altri casi la necessità di dialisi può diventare cronica.
In molti pazienti si trovano inoltre valori alti o anche molto alti di pressione arteriosa, che spesso necessitano di una terapia con uno o più farmaci.
Altri Segni e Sintomi
Spesso nei casi di SEU atipica si possono trovare bassi valori agli esami del sangue di C3, un componente del sistema del complemento, sia durante la fase acuta della malattia sia nei mesi successivi. C3 risulta "consumato" per l'iperattivazione del sistema del complemento, condizione solitamente associata alla malattia.
La malattia può colpire tutti gli organi, anche se in una percentuale inferiore di casi rispetto al rene. In particolare l’organo più frequentemente coinvolto è il sistema nervoso centrale (30% circa dei pazienti), con manifestazioni come confusione mentale e crisi epilettiche, fino al coma. Nei casi più gravi ci può essere anche un coinvolgimento del sistema cardiocircolatorio e del cuore, ma anche del sistema gastrointestinale e della pelle (petecchie).
La SEU atipica è una patologia che tende a recidivare, soprattutto nel primo periodo dopo l’esordio e nei casi con una sottostante causa genetica. È quindi importante proseguire con regolari controlli dopo l'episodio acuto iniziale.
Diagnosi
La SEU atipica deve essere sospettata in individui che presentino i tre elementi cardine della sindrome emolitico uremica (anemia emolitica, piastrinopenia e insufficienza renale). L’ipotesi si rafforza in caso di altri membri della famiglia con la stessa diagnosi e in caso di una recidiva di sindrome emolitico uremica dopo completa guarigione dal primo episodio.
Soprattutto nei bambini la distinzione fondamentale è tra SEU tipica, molto più frequente, e atipica. Nel primo caso solitamente la sintomatologia gastroenterica che precede la SEU è grave, con diarrea intensa, spesso anche con sangue. Anche la SEU atipica può essere preceduta da diarrea fino al 30-40% dei casi, ma di solito di minore gravità. È importante effettuare un esame colturale delle feci con ricerca di E. Coli produttore di tossina Shiga, una ricerca della tossina nelle feci ed eventualmente anche di particolari anticorpi verso l’E. Coli nel sangue. In Italia i campioni di feci vengono mandati per verifica a un laboratorio dedicato, nella maggior parte dei casi presso l'Istituto Superiore di Sanità. L'assenza di diarrea sanguinolenta, gli esami fecali negativi per l'Escherichia coli, l'andamento rapido e severo, solitamente con necessità dialitica, e gli elevati valori di pressione arteriosa, sono segni che orientano per una diagnosi di SEU atipica. Ci possono essere casi di SEU tipica più gravi, che necessitano di dialisi, ma di solito per un breve periodo di tempo.
Nel paziente adulto un coinvolgimento prevalente del sistema nervoso centrale rispetto al rene fa invece sospettare una porpora trombotica trombocitopenica; è quindi utile all’esordio effettuare un dosaggio di ADAMTS13 e di autoanticorpi contro ADAMTS13 per escludere questa patologia molto simile alla SEU.
È inoltre importante capire se la SEU può essere secondaria a un’altra patologia, per esempio a malattie autoimmuni, o se è scatenata da un farmaco. Quindi è fondamentale valutare attentamente l’anamnesi e fare accertamenti per identificare queste cause.
Per tutti i casi di sospetta SEU atipica c’è l’indicazione ad effettuare uno screening genetico completo per i geni noti correlati.